Andar per osmizze
Visitando la regione vitivinicola del Litorale, ti imbatterai spesso in qualche ramoscello d’edera, chiamato frasca. Prima che ci chieda il significato della frasca, ti invitiamo a visitare un’osmizza. Si tratta di una sorta di mescita improvvisata per l’occasione, la cui tradizione risale a più di 200 anni fa. Durante il regno di Maria Teresa d’Austria e dell’imperatore Giuseppe II, per otto giorni all’anno, ai viticoltori e ai contadini era consentito vendere le eccedenze di vino dell’anno precedente in una cosiddetta mescita sotto il ramoscello. Più tardi, queste mescite presero il nome sloveno di osmica (in italiano osmiza o osmizza) che letteralmente significa ottavina. Le troverai soprattutto nella valle di Vipava, nel Carso e nell’Istria slovena.
Le osmizze nella Valle di Vipava
La Valle di Vipava è una terra di vini unici. Qui viene coltivato il maggior numero di vitigni autoctoni in Slovenia. In primavera o in autunno potete gustare le prelibatezze tradizionali nelle osmizze, dove oltre a un bicchiere di vino vi saranno offerte tante delizie locali come il prosciutto di Vipava, salami caserecci, un bel piatto di jota e altre bontà locali.
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Le osmizze del Carso
Se visiterai le osmizze del Carso, la gente del posto probabilmente ti offrirà il caratteristico vino color rubino, il Terrano, e ti servirà qualche fetta di prosciutto del Carso, di pancetta del Carso e altre prelibatezze a base di carne, “accarezzate” dalla bora. Le osmizze del Carso sono collegate dalla Strada del vino del Carso, ideale anche per escursioni a piedi o in bicicletta.
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Le osmizze nell’Istria slovena
Nell’Istria slovena, da novembre a giugno, puoi seguire le cosiddette frasche e visitare le osmizze. L’entroterra istriano è il regno del Refosco, ma potrai trovarvi anche altri tipi di vino, per esempio il Malvasia e il Moscato giallo. Oltre al vino ti offriranno anche qualche fetta di prosciutto casereccio con pane, ombolo con crauti, la minestra di bobici, gnocchi, verdure e dolci fatti in casa.
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