Gli artisti, con la loro dedizione di anno in anno, ricreano uno spettacolo unico. La mostra fotografica sulle loro storie verrà esposta nel Parco delle Grotte di Postumia. 

Zaccaria e L'ultima barba

Da tutta la vita, il 68enne Milan K. si rade la barba ogni mercoledì e ogni domenica mattina. La prima volta che si è fatto crescere la barbara risale a quattro anni fa, quando sua moglie si stava riprendendo dopo un intervento operatorio. Proprio in quel periodo è stato notato ed invitato a unirsi tra le file dei protagonisti del Presepe vivente. Da allora, ogni anno si rasa la barba per l’ultima volta il 6 ottobre.

La barba 

L’attore si lascia crescere la barba solo per interpretare al meglioil ruolo di Zaccaria. Dopo anni di esperienza di crescita della barba racconta: “Quanto prurito! Il prurito avvertito durante le prime settimane di crescita è il più difficile da sopportare.” Alla fine dei sei giorni di spettacolo all’interno delle grotte, nel mese di dicembre, deve radersi la barba per piacere di nuovo alla moglie. 

Regista 

La 73 enne Gabrijela B. è un’insegnante di ginnastica. A Postumia è conosciuta per la sua severità ma anche per il suo talento come allenatrice di pallacanestro. È anche una scrittrice e una guida turistica.

L’allenatrice degli angeli 

Nel mondo sotterraneo delle Grotte di Postumia ricopre uno dei ruoli fondamentali – è la regista alla quale devono ubbidire persino gli angeli! 

I quattro Giuseppe 

Nello spettacolo del Presepe vivente ci sono quattro differenti rappresentazioni e quattro diversi ruoli di Giuseppe. I capelli e la barba lunghi nonché le capacità interpretative sono alcuni dei requisiti fondamentali per tutti gli attori – però tra questi ne spicca uno. 

Giuseppe 

Il ruolo principale nella scena più impegnativa ed emozionante, ovvero quella della Nascita, da cinque anni viene interpretato da Nik Č. che è un fedele che ascolta metal, suona la chitarra ed è un amante dei cani. Per apparire nel Presepe vivente ogni anno deve prendere sei giorni lavorativi di permesso e nascondere i sette braccialetti avuti ai Metal Camp che colleziona sul suo braccio sinistro. Quest’anno, purtroppo, non potrà essere presente perché non è riuscito ad ottenere il permesso dal lavoro. 

La make-up artist dei balli di maturità 

La 16 enne, Martina G., vuole diventare una make – up artist. I soldi guadagnati come studentessa, li impiega per acquistare trucchi professionali, che come dice sua sorella: “... non se li può permettere.” Per lei il periodo più impegnativo è alla ne dell’anno scolastico. Non solo per gli esami di fine anno ma anche perché cura l’impeccabile make up ai locali balli di maturità.

Vergine Maria 

Martina durante il Presepe vivente deve rinunciare quasi completamente al trucco . Il suo Instagram rimane in silenzio mentre lei si dedica al ruolo di Vergine Maria. Quest’anno ha i capelli chiari, perciò ha perso il ruolo principale ed è diventata un angelo. Le condizioni dei ruoli da rappresentare sono severi e chiari.

I Re Magi 

I tre uomini che arrivano da tre ambienti molto diversi interpretano i ruoli dei tre Re Magi. Pur avendo poco in comune, attraverso le rappresentazioni nei Presepi viventi sono diventati dei buoni amici. 

I tre festaioli 

Anthony B. si è trasferito a Postumia proprio nella settimana in cui la città venne immobilizzata dalla catastrofica gelata. Fin dal primo giorno nella nuova città è stato “preso” da Gabrijela ed invitato a far parte del cast del Presepe vivente. Matej K. è diventato attore dopo aver visto la dedizione di suo padre, che si lasciava crescere la barba. L’artista locale, Marino S., invece, si è unito alla rappresentazione “per divertimento”. Anche fuori dalle grotte sono degli amici inseparabili e conosciuti come i tre Re Magi festaioli. 

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