In occasione di una festa dopo i Campionati del Mondo 2023 di Berna, dove Janja ha coronato le sue prestazioni con due medaglie d’oro e una d’argento, le due arrampicatrici hanno parlato per la prima volta dell’idea di allenarsi insieme. Per Janja si è trattato di un evento davvero speciale poiché oltre alle medaglie, la vittoria nella gara di combinata le ha assicurato un pass per i Giochi Olimpici di Parigi. Anche Brooke Raboutou, una delle più care amiche di Janja nelle gare di Coppa del Mondo, si è ugualmente comportata bene nella combinata, ma alla fine ha completato la gara con un ingrato quarto posto. Le è così mancato per un soffio il pass per le Olimpiadi, dato che solo chi è salito sul podio ha ottenuto un posto nella lista per Parigi. La medaglia di bronzo conquistata da Brooke nel bouldering pochi giorni prima non è riuscita a lenire la sua delusione perché il pass olimpico era anche il suo obiettivo principale.
“Non ricordo esattamente in che modo si sia arrivati a questo alla festa dopo la gara, ma a un certo punto io e Brooke abbiamo pianto”, ricorda Janja. Non erano lacrime di tristezza, ma piuttosto una giostra di emozioni che ha travolto entrambe le giovani campionesse al termine di quel grande evento. Ed è stato proprio durante questa scarica di emozioni che a Janja è passato per la testa: “Brooke, l’anno prossimo dovresti venire in Slovenia ad allenarti con me!”
Dall’esterno semplice e modesta, ma interiormente una perfezionista determinata e concentrata che sa cosa vuole fare: arrampicarsi. A soli 22 anni è diventata una leggenda. La migliore di tutti i tempi - la G.O.A.T. Nell’arrampicata sportiva ha raccolto tutto quello che si può vincere. Scoprite chi è davvero questa straordinaria arrampicatrice sportiva, che sta aprendo nuovi orizzonti nell’arrampicata sportiva.
Il fatto che Janja e Brooke siano diventate amiche non ha certo a che fare con i loro inizi nell’arrampicata. I genitori di Janja non sapevano nemmeno che esistesse l’arrampicata sportiva quando Janja chiese loro di iscriverla a una gara di arrampicata locale che si teneva a Slovenj Gradec, in Carinzia.
Foto: Tamara Vidmar
Ma Brooke ha acquisito l’arrampicata sin dalla culla. Sua madre, l’americana Robyn Erbesfield, è stata la migliore arrampicatrice sportiva negli anni '90, e suo padre, il francese Didier Raboutou, è parimenti un arrampicatore di successo con molti trofei a suo nome. Brooke e suo fratello maggiore Shawn sono cresciuti entrambi con le scarpette da arrampicata ai piedi, dondolando con le imbracature e scalando alcune delle pareti più famose del mondo prima di diventare professionisti dell’arrampicata in età adolescenziale.
Anche prima che Janja e Brooke si incontrassero per la prima volta ai Campionati Mondiali juniores di Arco nel 2015, la fama delle loro capacità si stava diffondendo nell’affiatato mondo dell’arrampicata. Da un lato, una giovane ragazza con radici americano-francesi e un prestigioso DNA per le arrampicate, dall’altro una ragazza slovena di grande talento con una forte volontà di ridefinire questo sport. Già allora nessuna delle due ragazze faceva caso ai pettegolezzi, ma fin dall’inizio hanno sentito di essere legate. Ben presto questo legame si è trasformato in un’amicizia.
La Slovenia è davvero un fenomeno su scala mondiale quando si parla dei risultati eccellenti degli atleti sloveni. È vasto l’elenco dei nomi che in passato hanno inanellato una serie di successi nei loro sport. Ma gli atleti sloveni non si fermano solo a vincere medaglie – attirano sempre più l’attenzione su se stessi con risultati record. Incontrate alcuni dei nomi attuali più in voga dello sport sloveno che hanno conquistato il cuore degli appassionati di sport di tutto il mondo.
Dal 2019 si incontravano regolarmente in occasione delle gare di Coppa del Mondo. Sebbene entrambe siano competitive, il loro desiderio reciproco di dare il meglio sulla parete non ha mai ostacolato la loro amicizia: “Questo è il nostro lavoro. Se partecipi a una Coppa del Mondo o a un campionato, vuoi essere competitivo e cerchi di vincere. Per me e Janja si tratta di una sana dose di competizione”, dice Brooke, e continua: “L'arrampicata è una battaglia con la parete, non con gli altri arrampicatori. Il desiderio di ottenere buoni risultati non ha mai ostacolato la nostra amicizia”.
Foto: Tamara Vidmar
Poiché non si vedevano molto al di fuori delle competizioni, qualche anno fa l’allenatore di Janja, Roman Krajnik, aveva parlato con la madre di Brooke, Robyn, della possibilità di allenarsi insieme. Quando le ragazze hanno riproposto l’idea alla fine del 2023, gli eventi si sono susseguiti rapidamente.
“I successi della Slovenia nell’arrampicata sportiva erano notevoli anche prima che Janja entrasse in scena”, ricorda Brooke e aggiunge: “Il duro lavoro sembra far parte della mentalità slovena”. Quando Brooke è venuta in Slovenia per 14 giorni nel marzo 2024, sapeva che avrebbe trascorso buona parte delle sue giornate in palestra. “Brooke ha portato con sé il suo allenatore, quindi alla fine si è trattato di una sorta di allenamento ibrido, che è stato anche molto divertente per entrambe perché ci sono momenti durante l’allenamento che si possono vivere solo se ci si allena insieme”, dice Janja.
Foto: Tamara Vidmar
Nell'allenamento di tali campionesse che ispirano migliaia di giovani arrampicatori in tutto il mondo, si nota subito che il desiderio di progredire e dare il meglio in parete non compromette il divertimento. Mentre i loro occhi rimangono concentrati sulla sfida che i loro allenatori hanno lanciato loro, il sorriso sui loro volti rivela la loro passione per l’arrampicata. “Non sono mai stata costretta a fare qualcosa, lo faccio perché mi piace”, dice Brooke. “Non si potrebbero dedicare così tante ore a qualcosa se non fosse una vera passione. Se non mi divertissi a farlo, non potrei più avere successo”, aggiunge Janja.
Brooke era già stata in Slovenia, ma non aveva mai visitato Lubiana. È stato subito chiaro come avrebbero trascorso il loro tempo libero. Janja e Brooke hanno fatto diverse passeggiate lungo il fiume Ljubljanica e hanno fatto un giro sull’auto Kavalir di Lubiana: “Dato che Brooke è anche un’amante del caffè, dovevo mostrarle alcuni dei miei caffè e torrefazioni preferiti, che hanno anche ottimi dessert”, dice Janja. “Si ha la sensazione che in Slovenia lavoro e divertimento vadano molto d’accordo”, dice Brooke con un sorriso, aggiungendo: “Mi è piaciuto molto il centro storico della città. Non c’è nemmeno bisogno di andare in un museo per sentire l’atmosfera culturale.”
Lubiana, la capitale slovena, è una delle città più affascinanti e verdi d’Europa ed è facile innamorarsene. Rimarrete incantati dai capolavori architettonici di Jože Plečnik, dal vivace pulsare lungo il fiume Ljubljanica, dalle strade curate che portano al Castello di Lubiana e dalle piacevoli oasi verdi. Inoltre, vi attendono molte esperienze culinarie e di altro tipo che ricorderete ancora a lungo.
L’unico inconveniente dei bei momenti è che passano troppo in fretta. Così due settimane sono passate in un batter d’occhio. Le ragazze sono tornate alla loro routine quotidiana ma hanno promesso di rivedersi presto in Slovenia. “Tornerò ancora sicuramente, la Coppa del Mondo nella città litorale di Capodistria è uno di quegli eventi che nessuno vuole perdere”, dice Brooke.
Mentre Janja si sta già concentrando sulle Olimpiadi, Brooke parteciperà alle qualificazioni olimpiche della serie IFSC nella speranza di ottenere uno degli ultimi pass per Parigi. “Sono sicura che si qualificherà. Sarei davvero sorpresa se Brooke non ce la facesse”, afferma Janja, aggiungendo: “Forse tornerà per un’altra visita veloce e per allenarsi in Slovenia una volta che avrà in mano il suo pass per le Olimpiadi di Parigi”. Sono garantiti un’atmosfera divertente e grandi momenti!”.
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